Il corpo delle donne è il simbolo più forte, quello che resiste perché utilizzato di continuo nella moda, nell’informazione, nella pubblicità, nella religione. Una passeggiata per le strade di città e paesi, mentre lo sguardo si perde fra persone che appaiono innanzitutto come figure simboliche, antiche e vicinissime a un tempo. Una serie di ritratti nati da sensazioni contraddittorie, nell’incapacità di rispondere a una semplice domanda quasi banale: se prima di tutto siamo un simbolo, che spazio di autonomia resta per la nostra soggettività?