Due finestre una di fronte all’altra, la mia e quella del mio dirimpettaio.
Giorno e notte, il mio dirimpettaio fa sempre la stessa cosa: scrive sul suo computer davanti alla finestra. Anch'io faccio lo stesso. A volte, il mio dirimpettaio beve birra mentre scrive. Io bevo tè. E lo guardo.
Non succede altro.
Ripetitività ossessiva. Senso di oppressione.
Due finestre che diventano due schermi, simili a tutti gli altri schermi e dispositivi visivi che nel mondo ci restituiscono la realtà in forma di immagine tecnologica.
Interfacce tra noi e gli altri.
Il voyeurismo estremo produce un’opacità dello sguardo.
Simonetta Fadda
Nello specifico di questo lavoro, la musica e le immagini pulsano alla stessa
intensità: la ritmicità della colonna sonora descrive il ripetersi ossessivo delle
azioni. Solitudine maestosa del salterio in relazione all’unico essere
umano nel video.
L’imperativo della sottrazione sonora, che guida la mia più recente attività
compositiva, trova nelle due sole corde del cordofono la sua completa
pienezza, e combacia perfettamente con l’essenzialità del soggetto nelle
immagini.
Osvaldo Arioldi Schwartz
Simonetta Fadda e Osvaldo Arioldi Schwartz: due sensibilità molto affini che si incontrano sul terreno della sperimentazione, accomunate dalla preferenza per la bassa definizione, per il bricolage sugli strumenti e per un’estetica cruda priva di sbavature retoriche.
TELEFINESTRA è stato presentato in Prima Nazionale al Bergamo Film Meeting 2010 come un film sonorizzato dal vivo.
Simonetta Fadda
video
Roberto Marcandelli
strumenti a percussione
Donato Biscione
strumenti elettronici
Osvaldo Arioldi Schwartz
salterio trimando - ritmica